Come aiutare tuo figlio a comprare casa?
Il 70% dei genitori italiani aiuta concretamente i propri figli ad acquistare la prima casa. Il contributo dei genitori è diventato fondamentale in un contesto di accesso al credito estremamente difficoltoso per le nuove generazioni, caricate anche del peso di un’instabilità lavorativa senza precedenti, a causa della quale è praticamente impossibile per i ragazzi mettere da parte le somme di denaro necessarie per la propria indipendenza. Quali sono le strade percorribili per contribuire all’acquisto della prima casa e quali vincoli burocratici occorre tenere a mente? Qui di seguito alcuni consigli utili a tutte le famiglie volenterose e solidali!
Garantire il mutuo dei propri figli
Il genitore che firma come garante è soggetto terzo rispetto il figlio mutuatario ed è colui che si obbliga ad adempiere agli obblighi del contratto nel caso in cui il debitore principale non sia in grado di onorare il debito.
Banche ed istituti di credito tengono in speciale considerazione la garanzia del mutuo da parte dei genitori: si tratta infatti di persone con buone caratteristiche di solvibilità e redditi adeguati al finanziamento richiesto, mentre raramente può dirsi lo stesso per il diretto interessato. Anche la maggiore età anagrafica è positivamente considerata ai fini della fideiussione.
Fare una donazione con notaio
Chi ha la possibilità di trasferire ai figli un immobile o una somma di denaro tende a preferire la strada della donazione, che è particolarmente semplice anche se non priva di controindicazioni (occorre stipulare due diversi atti notarili). Nel primo caso si verifica un trasferimento della proprietà dell’immobile a titolo gratuito, con svariati vantaggi in termini di imposte. Nel secondo caso la somma trasferita può essere utile a coprire l’intero prezzo di acquisto della casa oppure quel 20% del suo prezzo normalmente non compreso nel finanziamento bancario.
Dovrebbe invece escludersi la possibilità di operare tale trasferimento in assenza di un notaio e delle relative certificazioni, per la difficoltà di provare la provenienza del denaro all’Agenzia delle Entrate che potrebbe interessarsi alla vicenda e svolgere delle indagini. Gli atti del notaio hanno inoltre valore tra gli stessi familiari e sono utili per future operazioni successorie.
Acquisto della casa
L’attività notarile è necessaria anche quando i genitori decidano di acquistare la casa per il figlio pagandola direttamente, ovvero senza che il denaro transiti sul conto corrente dello stesso. Il notaio provvede in questi casi a specificare nell’atto di compravendita l’ammontare della somma pagata dai genitori e a distinguerla da quella pagata dal figlio.
Questo modo di procedere è senz’altro più snello ed economico della donazione in quanto si esaurisce nel compimento di un unico atto notarile di compravendita. Inoltre, quando il pagamento del prezzo costituisce una liberalità nei confronti del figlio, esso è esente dal pagamento dell’imposta di donazione e successione.
Se poi i genitori desiderano essere coinvolti nelle decisioni sul futuro della casa possono chiedere un usufrutto o si può decidere per una comproprietà, per quanto questo comporterà il pagamento di alcuni oneri fiscali.
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