Che il settore immobiliare necessiti di un ripensamento dopo la pandemia causata dal SARS-CoV-2 è sotto gli occhi di tutti. I modi di vivere, studiare e lavorare sono infatti profondamente cambiati ed è possibile prevedere un incremento dello smart working e della didattica a distanza anche nel lungo periodo, per il solco che queste esperienze hanno segnato quando sono state imposte o caldeggiate dalle autorità durante l’emergenza.
Una delle più dirette conseguenze del cambiamento in atto sarà nelle aspettative dei proprietari di immobili, che sentiranno il bisogno di modificare la destinazione d’uso del proprio portafoglio immobiliare, ma che, in questo, dovranno essere sostenuti dalla normativa.
Molte le nicchie di mercato che si sono aperte, relative, per esempio, al co-working, al co-housing e alle strutture per la cura, l’assistenza sanitaria e la ricerca. Lo smart working non ha poi cambiato solo lo stile di vita delle famiglie ma anche il rapporto con le città: sono quelle più interconnesse e in cui si è più investito in infrastrutture digitali a costituire oggetto del desiderio di trasferimento.
Nel lungo periodo dovremo prendere atto di questi cambiamenti e modificare di conseguenza le nostre azioni private e professionali. Non c’è da temere, invece, lo spauracchio della crisi senza precedenti.
I dati dimostrano che la casa di proprietà costituisce un investimento stabile anche in tempi di crisi. In ambito residenziale dunque non diminuirà la forte domanda degli ultimi anni, sostenuta dalla crescita demografica. Chi possiede un immobile destinato alla vendita, come anche chi vuole acquistare, non ha alcuna ragione di rimandare o limitarsi perché il livello di attrattiva degli immobili ad uso residenziale resta alto.
Il tipo di proprietà favorita è il trivani con terrazzo e/o balcone o il locale indipendente con giardino: gli italiani hanno infatti voglia di case ampie e immerse nel verde, possibilmente tecnologiche e sostenibili. Così, chi deve acquistare, noterà un’ampia offerta di trivani e quadrivani mentre è in ritiro la quota di pentavani. Chi possiede appartamenti grandi tende adesso a non venderli.
In conclusione il mercato immobiliare, pur attraversato da trasformazioni profonde ed entusiasmanti, è comunque vivo e vegeto. Per coglierne tutte le opportunità e capire come muoversi al meglio nella prospettiva di realizzare un investimento il consiglio più logico è sempre quello di rivolgersi ad un’agenzia specializzata.
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Luigi Calzini