Rapporto immobiliare OMI 2024: Un’istantanea del mercato residenziale

Una panoramica del mercato immobiliare italiano, comprendente compravendite, mutui ipotecari e locazioni, è stata realizzata, come di consueto, dall’Osservatorio del mercato immobiliare (OMI) dell’Agenzia delle Entrate. In collaborazione con l’ABI, l’Associazione Bancaria Italiana, l’OMI ha pubblicato il Rapporto Immobiliare 2024, che esamina i dati del 2023.

Il Rapporto Immobiliare 2024 è suddiviso in sette capitoli principali, tra cui spiccano:

  • Compravendite: analisi degli andamenti dei volumi delle compravendite di abitazioni e pertinenze; studio delle dimensioni delle abitazioni compravendute; stima del valore del volume di scambio delle abitazioni (fatturato); e analisi dei volumi delle compravendite della nuda proprietà delle abitazioni.
  • Mutui ipotecari: esame delle principali caratteristiche dei mutui ipotecari concessi per l’acquisto di abitazioni, inclusi il numero di abitazioni acquistate con mutuo, il capitale complessivo e medio erogato per unità abitativa, la durata dei mutui e il tasso di interesse medio iniziale.
  • Locazioni: studio delle abitazioni locate e dei principali sotto mercati.Le compravendite immobiliari

    Nel 2023, il numero di abitazioni compravendute in Italia, escludendo i comuni con sistema tavolare, è stato di 709.591, registrando una contrazione del 9,7% rispetto al 2022. Questo dato indica un’inversione della tendenza di crescita dei volumi transati, in corso dal 2014 e interrotta solo dal significativo calo del 2020 (-7,7%) causato dalla crisi pandemica.

    Rispetto al 2022, la diminuzione dei volumi di compravendita è stata più pronunciata nelle regioni del Centro, con un calo del 13,1%, e nel Nord Est, con una contrazione dell’11,7%. Nei comuni capoluogo, il calo è stato più marcato, con una diminuzione del 10,7% rispetto ai comuni non capoluogo, dove la riduzione è stata del 9,2%.

    Le dimensioni delle abitazioni compravendute

    Nel 2023 sono state vendute abitazioni per un totale di oltre 75 milioni di metri quadrati, registrando una diminuzione del 10,3% rispetto al 2022. La superficie media delle abitazioni compravendute è stata di 106,1 metri quadrati, in lieve calo rispetto all’anno precedente (-0,7 m²).

    Il fatturato

    Il fatturato derivante dagli acquisti di abitazioni nel 2023 è stimato complessivamente a circa 111 miliardi di euro, oltre 12 miliardi in meno rispetto al 2022, con una diminuzione del 10%. Più del 57% del fatturato proviene da acquisti di abitazioni nelle aree del Nord, per un totale di quasi 64 miliardi di euro. Le abitazioni compravendute nel Centro ammontano a 26 miliardi di euro (23,4%), mentre le residenze del Sud e delle Isole totalizzano 21,4 miliardi di euro (poco più del 19%).

    Le pertinenze

    A livello nazionale, sono stati compravenduti poco più di 143 mila depositi pertinenziali, con una diminuzione media del 7% rispetto all’anno precedente. La maggiore flessione si è verificata nel Centro (-11,4%) e nel Nord Est (-8,7%). Anche le transazioni di box e posti auto sono diminuite nettamente, con oltre 402 mila unità vendute, segnando una riduzione media di quasi l’11% rispetto al 2022, con le maggiori perdite registrate sempre nel Centro e nel Nord Est (rispettivamente -13,5% e -11,9%).

    La nuda proprietà

    Nel 2023, il volume di compravendite del diritto di nuda proprietà per le abitazioni in Italia ha visto un lieve aumento del 1,7% rispetto al 2022. Circa un terzo delle transazioni si è concentrato nel Nord Ovest. Il tasso di variazione delle compravendite di nuda proprietà è stato maggiore nei comuni capoluoghi (+2,9%) rispetto ai comuni minori (+1,2%).

    I mutui ipotecari

    Nel 2023 sono stati registrati quasi 270 mila acquisti di abitazioni con mutuo ipotecario, quasi 100 mila in meno rispetto al 2022, segnando una diminuzione del 26%. Questa contrazione rappresenta un’inversione di tendenza rispetto ai livelli del 2022, già in calo rispetto al 2021, a causa dell’aumento dei tassi di interesse.

    Tra le diverse aree del Paese, il Centro ha registrato la maggiore flessione, con quasi il 30%, mentre il Sud, il Nord Est e il Nord Ovest hanno mostrato variazioni in linea con la media nazionale. La riduzione è stata meno marcata nelle Isole (-21,2%). Sul totale delle abitazioni acquistate da persone fisiche, solo il 40% degli scambi è stato effettuato con un mutuo, in calo di quasi 9 punti percentuali rispetto al 2022 (48,8%). Questo rappresenta la più significativa diminuzione dell’incidenza dal 2011 e interessa tutte le aree del Paese, rimanendo sopra il 40% nelle aree del Nord e del Centro e prossima al 30% nel Sud e nelle Isole.

    Il capitale erogato

    Nel 2023, il capitale complessivo finanziato per l’acquisto di abitazioni è stato di circa 35 miliardi di euro, segnando una diminuzione di oltre 15 miliardi rispetto al 2022, pari a circa il 30% in meno. Il capitale medio finanziato con mutuo ipotecario è stato poco superiore a 130 mila euro, con una riduzione di 8.000 euro rispetto all’anno precedente. Il Centro ha registrato il capitale medio più elevato, con circa 140 mila euro finanziati per l’acquisto di un’abitazione (quasi 160 mila nei capoluoghi); nelle Isole, il capitale medio è stato di circa 115 mila euro (116 mila nei comuni capoluogo). La maggior parte del capitale è stata erogata nelle aree del Nord, rappresentando oltre il 57% del totale.

    Tasso medio dei mutui erogati

    Nel 2023, il tasso medio iniziale applicato ai mutui per l’acquisto di abitazioni è aumentato di 1,79 punti percentuali rispetto al 2022, raggiungendo il 4,29%. Questo incremento conferma il ciclo di rialzo iniziato dopo il minimo storico del 2021, che ha seguito un lungo periodo di flessione iniziato nel 2012. Analizzando le aree geografiche, si osservano tassi medi più alti nelle regioni del Sud (4,65%) e del Centro (4,39%), mentre i tassi più bassi sono stati registrati nel Nord Est (4,08%). L’incremento più significativo si è verificato nel Sud, con un aumento di 1,90 punti percentuali nell’ultimo anno.

    Le locazioni

    Nel 2023, il numero di nuovi contratti di locazione registrati, sia telematicamente che allo sportello, è stato di poco superiore a 1,63 milioni, con un aumento dello 0,3% rispetto all’anno precedente. Questi contratti hanno interessato quasi 2 milioni di immobili.

    Concentrando l’analisi sugli immobili locati interamente, si osserva che le unità ad uso abitativo oggetto di nuovi contratti di locazione sono state circa 1.280.000, rappresentando poco meno dell’80% del totale e segnando un calo dell’1,1% rispetto all’anno precedente. Gli immobili locati per uso non abitativo sono stati quasi 330.000, con una variazione positiva del 2,1% rispetto al 2022.

    Articolo ispirato dal Blog di Idealista.it : https://www.idealista.it/news/immobiliare/residenziale/2024/05/22/181144-rapporto-immobiliare-2024-omi-ecco-la-fotografia-del-mercato-della-casa#at_medium=email&at_emailtype=retention&at_campaign=1062&at_creation=news_weekly_20240524&at_send_date=20240524&at_link=m-1-leer-mas-node-181144&at_recipient_id=3806466823&at_recipient_list=3&utm_medium=email&utm_campaign=1062&utm_term=m-1-leer-mas-node-181144

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