Capita, a volte, di innamorarsi di un immobile a prima vista ma giudicarlo troppo piccolo per le proprie esigenze. In altri casi i proprietari hanno difficoltà a vendere un appartamento perché troppo angusto, almeno per il target cui vorrebbero rivolgersi per venderlo o affittarlo.
Ma esistono soluzioni di ampliamento che, nel rispetto di tutte le leggi e dopo opportuna verifica delle condizioni di fattibilità, permettono di realizzare i propri desideri.
Se l’immobile è attorniato da un terreno o un giardino compreso nella proprietà oppure se disponete di terrazze e balconi il gioco è fatto: basta realizzare una veranda chiusa, con struttura in legno, metallo o pvc. Per garantire il comfort abitativo in tutte le stagioni è importante isolare bene le pareti esterne e perfezionare il sistema di scarico delle acque piovane, allo scopo di evitare infiltrazioni nella pavimentazione.
Chi possiede un immobile indipendente può utilizzare lo spazio subito sotto al piano rialzato, che ben si presta alla realizzazione di un’area living, di una zona gioco per bambini, di una taverna o una lavanderia. In questo caso è utile un accesso diretto dall’abitazione per l’uso frequente ma anche un altro accesso dall’esterno. L’areazione è molto importante e va garantita aprendo alcune finestre. Le scale di collegamento con il piano superiore possono essere di diverso tipo, anche a seconda del vostro budget, ma la scala a chiocciola, per quanto ritenuta da alcuni scomoda, resta la soluzione migliore in termini di ingombro.
Le sopraelevazioni sono più complesse: bisogna valutare il peso che graverà sulla struttura preesistente, nonché le caratteristiche statiche e strutturali del solaio di copertura, il quale sarà demolito per consentire la verticalizzazione dell’edificio. Chi abita all’ultimo piano di un condominio può sopraelevare solo a certe condizioni e versando agli altri condomini un’indennità. Naturalmente sarà anche necessario ottenere il permesso di costruire. Alcune regioni prevedono incentivi alle sopraelevazioni (fino al 20% dell’esistente) perché così si riduce l’incidenza delle opere di urbanizzazione primaria.
Il recupero del sottotetto è un altro tipo di intervento molto gettonato per conquistare un po’ di spazio in più. Se non è abitabile e deve essere trasformato in una mansarda ad uso abitativo occorrerà però chiedere una modifica della destinazione d’uso, presentando un progetto al Comune. Secondo la legge, inoltre, l’altezza minima dal pavimento al soffitto deve corrispondere a 2,70 metri (2,4 per ambienti di servizio come bagni e corridoi).
Quando si esegue un qualunque tipo di ampliamento l’aspetto che si dovrebbe tenere in maggior conto è il rapporto con i proprietari confinanti. È importante rispettare sempre le distanze indicate nei regolamenti edilizi e, in mancanza, fissate dal Codice Civile.
Ma se casa vostra non rientra in nessuno dei casi qui esaminati e se ritenete sia giunto il momento di espandere i vostri orizzonti, in agenzia saremo felici di proporvi soluzioni immobiliari all’altezza (e larghezza) delle vostre migliori aspirazioni. Contattateci per una consulenza gratuita.