Siete tra coloro che negli scorsi mesi hanno acquistato una proprietà usufruendo del bonus prima casa? Allora sarete certamente preoccupati per la situazione di emergenza nazionale, che impedisce gli spostamenti e lo svolgimento delle pratiche burocratiche necessarie per gli adempimenti connessi al bonus.
Ci riferiamo in particolare alla prescrizione secondo la quale al bonus si può accedere solo se ci si impegna a trasferire la propria residenza nel comune in cui è ubicato l’immobile entro 18 mesi dall’acquisto.In caso di mancato rispetto di questa ed altre prescrizioni il beneficiario perderebbe l’agevolazione, dovrebbe restituire gli interessi e sarebbe persino sanzionato!
Ma come realizzare il cambio di residenza in un momento di difficoltà come quello che attraversa il Paese?
A sciogliere le ansie dei novelli proprietari ci ha pensato il Decreto liquidità, in vigore già dal 9 aprile 2020: l’articolo 24 del provvedimento prevede la sospensione degli adempimenti a partire dal 23 febbraio e fino al prossimo 31 dicembre 2020.In breve se avete acquistato una casa prima del 23 febbraio non dovete preoccuparvi del termine di 18 mesi, perché esso tornerà a decorrere solo dal primo gennaio del 2021.
La sospensione dei termini è estesa anche agli altri adempimenti necessari per godere del beneficio fiscale: è il caso di coloro che hanno venduto l’abitazione acquistata con le agevolazioni “prima casa” prima dei 5 anni dall’acquisto. Per non rischiare di perdere i benefici già goduti dovrebbero acquistare entro un anno un altro immobile da adibire ad abitazione principale. Anche in questo caso il Governo ha previdentemente disposto la sospensione delle scadenze nel periodo compreso tra il 23 febbraio e il 31 dicembre.
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